Tempus fugit... de bùn!
Esordio filosofico e impopolare, ma indispensabile: se ricordassimo che la morte attende ognuno di noi, forse saremmo un po' meno arroganti, spocchiosi, egocentrici, orgogliosi e stupidi. Ma ce ne dimentichiamo e, dunque, il nostro ego ci regala una porzione di presunta eternità e conseguentemente di necessarietà: se non ci fossimo noi, il mondo finirebbe... o, quantomeno, sarebbe molto più imperfetto. Ci crediamo divinità, ma siamo frammenti di fango rappreso. Unica consolazione: sappiamo di dover morire e possiamo sempre ricorrere a questa consapevolezza per migliorarci.